ovverosia ... i miei primi cinquant’anni
Eccomi quì a cavallo del mezzo secolo, che detta così fa brutto, ma in realtà è una gran bella coincidenza, ci sono arrivata senza troppe complicazioni (di salute) il resto è stato indiscutibilmente più impegnativo, insomma mezzo secolo di conquiste.
Tempo di bilanci? ... ma anche no!
Ringraziamenti? ... doveroso!
Lo scivolare di questi anni custodisce la genuinità di un testo di Battisti “le discese ardite e le risalite” ... ho percorso rotte e le ho abbandonate, ho atteso il momento giusto per ripercorrere la rotta smarrita, barattando la risolutezza con l’elasticità, imparando a tramutare una solenne sconfitta in umile vittoria.
Ho ascoltato tanto e parlato troppo poco, ho cercato, non sempre ho trovato, ho fallito, ho vinto, ho fallito di nuovo ma ho fallito sempre meglio.
In questi anni ho incontrato una piccola folla di personaggi che hanno accompagnato attimi e situazioni, destinati ad imprimersi nella mia memoria, coniugando il piacere della riflessione con la nostalgia dei ricordi.
Questi anni mi hanno regalato la gioia di essere mamma due volte … figli, ragione di vita e di tanti capelli bianchi, di emozioni a cascata, puro e incondizionato amore … figli, che mi hanno insegnato il valore delle cose semplici custodito in un abbraccio e la sensazione di pienezza … inutile cercare altrove, perché il meglio è proprio qui.
Ho letto centinaia di libri, attingendo sapere ed emozioni, allenando la curiosità e l’attenzione.
Ho lavorato a maglia kilometri e kilometri di fili di lana, di merino, di mohair, di seta e cotone, realizzando non sempre l’opera concepita, molte cose le ho regalate, altre indossate fino allo sfinimento altre ancora giacciono dimenticate in qualche scatola in attesa di essere riciclate.
Ho bevuto litri di tè verde e oolong, dovrei essere anti-ossidata per i prossimi 50 anni.
Avrei voluto, gambe lunghissime e denti bianchissimi e anche se quasi tutte le mattine lo specchio è impietoso in realtà non farei mai nulla per cambiare il mio aspetto, ho bisogno di riconoscermi ... sempre.
Mi sono innamorata, varie volte, non tante in realtà, ma ho amato di più, sono stata tradita e ho perdonato perché non mi venisse l’ulcera e perché a quel punto non aveva più molta importanza. Riconosco la passione e il valore dei sentimenti, credo nell’intelligenza e ho fiducia nell’umanità, credo nel mio istinto e un po’ meno nel destino.
Mi sento fortunata perché in una giornata nò posso chiudermi a riccio e piangere tutte le mie lacrime oppure uscire a scoprire quel pezzetto di mondo non ancora narrato.
Per questo viaggio, voglio ringraziare tutti quelli che, in cielo e in terra, oggi o ieri, mi hanno accompagnata, sostenuta, raccolta, ascoltata e raccontata.
Ecco questi sono i miei primi 50 anni, i prossimi li vorrei con la stessa forza e la stessa debolezza, con la stessa dolcezza e la stessa amarezza, con le stesse passioni e gli stessi sogni.